Percorso di aiuto
Al fine di stimolare autenticamente l'Ospite in un percorso di crescita, terapeutico e formativo, ogni presbitero viene coinvolto in tre processi diagnostici: diagnosi testologica, diagnosi clinica e diagnosi fenomenologica.
Gli esiti delle diagnosi sono contenuti privati, riservati e condivisi solo tra i membri dell'équipe e l'interessato. Invece le informazioni ricevute dai professionisti durante tali processi diagnostici non saranno condivisi in équipe.
Il programma terapeutico specifico ha la finalità di risanare e favorire lo sviluppo dell'umanità del presbitero affinché possa rispondere in pienezza alla sua vocazione.
La comunità FAM condivide ciò che scrive la CEI in un testo sulla formazione dei presbiteri: "L'umanità del prete è la normale mediazione quotidiana dei beni salvifici del Regno", a sottolineare che non c'è altra via per annunciare il messaggio di salvezza al di fuori dell'umanità del presbitero, così come l'umanità di Gesù è stata pensata e voluta dal Padre come sacramento della redenzione del genere umano.
L'approccio terapeutico utilizzato è un "Modello Integrato".
Il "Modello Integrato" permette di scegliere, sulla base delle competenze dell'équipe, le strategie più adeguate alla persona individuale, al problema specifico e alla specifica fase della terapia.
Ogni disturbo evinto è comunque tradotto secondo i criteri del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, V Edizione (5° ed.; DSM-5) e secondo il Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2).